L’abnormità
dell’atto processuale penale
di Adriana Tuttolomondo e Erika Palillo
IL LIBRO
[dropcap]I[/dropcap]n questo elaborato viene approfondito il concetto di abnormità nel contesto giuridico della procedura processuale penale; in tre capitoli viene ripercorso l’excursus storico del concetto stesso di abnormità, le sue origini, le evoluzioni e i campi di applicazione nel vigente sistema processuale, con una spiegazione delle relative riflessioni operate dalla dottrina. Il testo conclude il suo iter con una dettagliata rassegna dei diversi tipi di provvedimenti abnormi, quali quelli dell’Autorità Giudiziaria nella fase delle indagini preliminari e dell’udienza preliminare, i procedimenti speciali, gli atti abnormi nella fase predibattimentale, i provvedimenti del Giudice del dibattimento, del Giudice d’appello e della Cassazione; i provvedimenti del Giudice di Pace e le fattispecie residuali.
La nozione di abnormità dell’atto processuale penale è frutto di una risalente elaborazione giurisprudenziale, derivante dalla necessità di creare uno strumento di controllo idoneo sulla legalità degli atti affetti da vizi gravi e grossolani, assolutamente imprevedibili dal legislatore. Con il passare del tempo, tale categoria si è consolidata mediante il mezzo del ricorso per Cassazione, come rimedio di impugnazione idoneo a tutelare gli interessi lesi da provvedimenti che si pongono al di fuori dell’ordinamento processuale.
IL VOLUME
Autore: Adriana Tuttolomondo
Coautore: Erika Palillo
Pagine: 58, facciata singola
Formato: A4, verticale
Anno: Gennaio 2019
Catalogo: EXL.056
Collana: Accademia
Genere: Tesi universitarie
ISBN: 9788896867693
Prezzo: 10,00 euro
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